Omicidio Ilenia Fabbri, arrestato l’ex marito: è il mandante

E’ stato arrestato Claudio Nanni, l’ex marito di Ilenia Fabbri: è accusato di essere il mandante dell’omicidio dell’ex moglie

Omicidio Ilenia Fabbri, è stato arrestato l'ex marito
Ilenia Fabbri

Clamorosa svolta nelle indagini sull’omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne rinvenuta cadavere nella sua abitazione a Faenza, in provincia di Ravenna, il 6 febbraio scorso: gli agenti della Polizia di Stato hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Ravenna, su richiesta dei pm Daniele Barberini e Angela Scorza, per Claudio Nanni, ex marito della vittima, e un suo conoscente. I due sono accusati di omicidio aggravato in concorso. Nello specifico, l’ex marito è ritenuto il mandante del delitto mentre il conoscente l’esecutore materiale. Il primo avrebbe commissionato l’omicidio della donna perché dopo il divorzio aveva intentato causa contro di lui richiedendo 100.000 euro di mancati compensi per il lavoro svolto nell’autofficina di sua proprietà e per la cessione di una gelateria in un centro commerciale faentino.

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Omicidio Ilenia Fabbri, arrestato l’ex marito: è il mandante. “Primo poi mando qualcuno a farle la festa”

Come riportato dal portale ilfattoquotidiano.it, una persona di fiducia della vittima ha raccontato agli investigatori che poco prima dell’ultimo Natale la 46enne le aveva confessato di temere per la propria incolumità e di voler perciò fare testamento a favore della figlia Arianna. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il killer, nato nel ravennate ma residente in Emilia, avrebbe sorpreso nel sonno la Fabbri mettendo in pratica il proprio piano omicidiario dopo che la figlia era uscita di casa per andare a Milano insieme al padre per ritirare un’automobile acquistata poco tempo prima. Tuttavia, in casa insieme alla Fabbri era rimasta la fidanzata della figlia che è stata, quindi, in grado di fornire l’identikit del killer.

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A carico del Nanni, oltre a “gravi elementi indiziari“, anche alcune testimonianze raccolte dagli investigatori: “prima o poi mando qualcuno a farle la festa“, così era solito confidare a un testimone mentre a un altro “chiese se conoscevo qualcuno che potesse fare del male a sua moglie“.

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