Lucera, suicida un bracciante maliano: aveva 28 anni

A Lucera, in provincia di Foggia, una bracciante agricolo maliano di 28 anni si è tolto la vita: a dare la ferale notizia il sindacalista Aboubakar Soumahoro

Foggia, suicida un bracciante agricolo maliano di 28 anni
Fallaye Dabo

Nel Paese del Sol Levante, il Giappone, nell’ultimo anno, segnato dalla pandemia di Covid, si è registrato un boom di suicidi, anche tra i giovani. Secondo gli esperti nipponici, molti di questi gesti fatali sono legati alle ricadute economiche e psicologiche delle restrizioni imposte dalle autorità per contenere la diffusione del famigerato e letale virus. Nel nostro Paese, invece, si continua a morire sul posto di lavoro o si decide di farla finita a causa delle insostenibili condizioni di lavoro: ieri pomeriggio un bracciante maliano si è tolto la vita a Lucera. Si chiamava Fallaye Dabo e aveva 28 anni, uno dei tanti immigrati che lavorano, sfruttati dai caporali, nelle campagne del Bel Paese e che vivono nelle baraccopoli in condizioni ai limiti della sopravvivenza tanto da spingere qualcuno, come Fallaye Dabo, a meditare e poi a mettere in atto l’insano gesto.

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Lucera, suicida un bracciante maliano: aveva 28 anni. L’appello del sindacalista

A dare la notizia della tragedia è stato il sindacalista Aboubakar Soumahoro: “Nel sostenere i familiari in questi momenti di atroce dolore chiediamo che sia ascoltata la sofferenza spirituale e materiale dei braccianti, la stessa che ha spinto Fallaye a compiere questo gesto estremo”.

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“Non permettiamo che l’avidità economica, l’indifferenza sociale e la mancanza di coraggio della politica fagocitino i braccianti in un abbrutimento disperante che finisce per uccidere la vita in loro”, l’appello del sindacalista, da anni impegnato sul fronte del riconoscimento e della tutela dei diritti dei braccianti agricoli immigrati.

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