Vaccini Covid, perché il modello Cile è quello da imitare

La campagna di somministrazione dei vaccini Covid in Cile sta avendo successo: vediamo perché questo modello sarebbe quello da seguire

Vaccini Covid, perché il modello Cile è quello da imitare
Vaccini Covid, perché il modello Cile è quello da imitare (web)

Il Cile, lunedì scorso, ha raggiunto le due milioni di somministrazione dei vaccini Covid, un dato in continuo a miglioramento.

Stando alla CNN, con 12,43 persone vaccinate ogni 100, il Cile è ora quinto per tasso di vaccinazione pro capite più alto del mondo dopo Israele (79,48), Emirati Arabi Uniti (53,43), Regno Unito (24,3) e Stati Uniti (17,00).
È addirittura migliore rispetto all’Unione Europea (5.19) e alla Cina (2.82).

E il suo tasso è quattro volte migliore del Brasile, che ha il secondo miglior tasso in America Latina (2.77), secondo la banca dati del “Our World in Data” dell’Università di Oxford.

Tutto ciò è stato possibile in quanto il suo Governo ha scelto di muoversi molto presto per acquistare qualsiasi vaccino. Fino a questo momento l’Esecutivo cileno ha deciso di acquistare 35,7 milioni di dosi, vale a dire che in questo modo potrà vaccinare oltre il 90% della sua popolazione.

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Vaccino Covid, la campagna di acquisizione del Cile

Vaccini Covid, perché il modello Cile è quello da imitare
Vaccini Covid, perché il modello Cile è quello da imitare (web)

Secondo il ministro della Salute cileno, il dottor Enrique Paris, il Paese ha acquisito o sta per ricevere 10 milioni di dosi del vaccino Pfizer/BioNTech e altre 10 milioni da Sinovac. Il paese ha poi raggiunto accordi con Covax (OMS), Johnson & Johnson e Astrazeneca per raggiungere un totale di 35,7 milioni.

Il dottor Elmer Huerta, collaboratore medico della CNNE, esperto di salute pubblica e politica sanitaria latinoamericana, ha dichiarato che questa strategia su vari fronti ha avuto successo. “Il Cile non ha esitato a stipulare contratti con Sinovac, Pfizer o AstraZeneca. La chiave è stata che molto presto il Cile si è reso conto che era necessario concludere più accordi con i produttori di vaccini. In America Latina, il Cile è uno dei paesi meglio posizionati per fare affari e questo ha dato un vantaggio“.

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