Lecco, il poliziotto a processo per aver terminato la giornata di lavoro un quarto d’ora prima

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Fonti ed evidenze: Lecconews,Corriere

È stato aperto un fascicolo per truffa sull’agente con 40 anni di servizio alle Volanti:”«Non voglio questa macchia sulla mia carriera»

«Mi sono opposto alla richiesta di archiviazione perché dopo 40 anni di servizio non potevo andare in pensione con quest’ombra sulla mia carriera. Posso e voglio dimostrare la mia innocenza».

ANSA/Polizia di Stato

Amarezza nelle parole di un ex agente di Polizia residente a Ballabio, ora in pensione ma all’epoca dei fatti in servizio alla Questura di Lecco. L’ uomo ha deciso di opporsi all’archiviazione del suo caso chiesta dalla Procura della Repubblica a proposito di una presunta truffa del “valore” di 19 euro. L’ex agente, 61enne, si è dunque presentato in aula avanti il giudice Martina Beggio per difendersi dalla segnalazione secondo la quale nel 2019 l’uomo avrebbe chiuso in anticipo di un quarto d’ora la sua giornata di lavoro, peraltro sostituito da un collega.

La Cifra Contestata

«Solo in quel momento ho scoperto di essere indagato — spiega l’agente, per decenni in servizio alle Volanti della Questura cittadina. “Non potevo accettare una simile macchia sulla mia carriera, sarei andato in pensione con un’accusa di truffa alle spalle». Dopo la mancata archiviazione, con l’opposizione presentata dal legale dell’uomo, è stato disposto un supplemento di indagini. Attraverso la rilevazione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza infatti, ha ridimensionato la cifra inizialmente contestata: da 39 a 19 euro. In queste ore il poliziotto è comparso in aula. Il processo è stato aggiornato al prossimo 5 ottobre quando saranno ascoltati i testimoni.