Ha solo 20 anni, fa il cameriere per mantenersi: alle 3 di notte si accascia e non si rialza più

Aveva solo 20 anni e faceva il cameriere per mantenersi. E’ morto nel giro di pochi minuti, sotto gli occhi di tutti.

In queste settimane si è puntato il dito contro i giovani che – a detta di diversi chef e ristoratori – avrebbero poca voglia di lavorare come cuochi o camerieri preferendo uscire a divertirsi. Così non era per il 20enne Raoul Biagiotti: il giovane non voleva gravare sulla famiglia e così, per mantenersi, lavorava come cameriere alla Capannina, storico locale di Forte dei Marmi, a Viareggio. Ed è proprio lì che il ragazzo se ne è andato, nel giro di pochi minuti.

 

Erano le 3 di notte di sabato 30 aprile quando Raoul – sotto gli occhi dei colleghi ma anche dei clienti che si stavano divertendo – si è accasciato a terra durante il turno di lavoro. L’allarme è scattato immediato e sul posto è giunta un’ambulanza con il medico. Quando i sanitari sono arrivati nel locale, il giovane era privo di sensi: è stato rianimato e trasportato prima all’ospedale Versilia, per poi essere trasferito a Livorno nel reparto di neurochirurgia, dove la tragedia ha raggiunto il suo epilogo. Il ragazzo è andato in arresto cardiaco. I medici hanno tentato il tutto e per tutto ma nel pomeriggio di domenica 1 maggio, Raoul è spirato. Stando a quanto dichiarato dai medici il ragazzo sarebbe morto a causa di un’improvvisa emorragia cerebrale. La madre ha spiegato che Raoul era sano: non beveva e non fumava nemmeno. L’ennesima morte a cui non si riesce trovare una spiegazione, se mai possa esserci una spiegazione per la morte di un ragazzo di appena 20 anni. Il ragazzo lavorava a Forte dei marmi ma era di Capannori, in provincia di Lucca, dove era molto conosciuto e benvoluto da tutti. La comunità è rimasta profondamente sconvolta. Raoul lascia la mamma, il papà, un fratello e una sorella.

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