Madre e figlio abusati a Roma: “Era sabato sera, volevamo divertirci”

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Fonti ed evidenze: TgCom24, Fanpage

Nuovi dettagli sullo stupro avvenuto a Roma nella notte di sabato 19 marzo.

Era sabato, volevamo divertirci” – questa la giustificazione addotta dai due adolescenti di nazionalità tunisina responsabili dello stupro avvenuto a Roma sabato notte. I due hanno violentato ripetutamente un loro coetaneo di 17 anni e sua madre. Per loro era un gioco e, infatti, non si sono fermati davanti a niente e si sono passati dall’uno all’altro le loro vittime.

ANSA/GIUSEPPE LAMI

I due criminali sono stati geolocalizzati poco dopo essere usciti da quella casa: si tratta di due adolescenti di 17 e 18 anni, residenti in un centro d’accoglienza.  I due hanno stuprato ripetutamente la 50enne e il figlio 17enne e, dopo aver preso 250 euro e mangiato il toast, hanno costretto il ragazzino a salire di nuovo in auto con loro per riaccompagnarli a casa. E lì altre violenze sessuali. I due erano completamente ubriachi e, dopo essere stati fermati, ai poliziotti hanno detto: “È sabato sera, volevamo solo divertirci”. I due hanno anche trasmesso le violenze in diretta Facebook. I loro video, ora, sono al vaglio dei poliziotti dei commissariati di Viminale e Sant’Ippolito. Gli inquirenti stanno ora verificando se i due tunisini sono responsabili di altre aggressioni avvenute nella zona.

 

La donna – abusata nel suo appartamento – ha raccontato agli inquirenti un altro dettaglio inquietante. Dopo che uno dei due tunisini ha stuprato anche lei, ha voluto mangiare e ha preteso che lei gli preparasse un toast al prosciutto: “Dopo che mi hanno violentata hanno voluto mangiare: gli ho dovuto fare un toast al prosciutto cotto” – le parole della 50enne madre del ragazzino minacciato e, a sua volta, violentato. In casa, al momento degli orrori, oltre alla madre e al figlio c’erano anche la figlia minore – una bambina di 13 anni – assieme ad un’amica che si era fermata lì a dormire. Il marito, invece, non era presente: era a Milano.