Vive solo, nessuno sa nulla di lui: lo trovano morto e scoprono chi era veramente

Pensionato trovato morto nella sua abitazione a Novara, nel rione Sant’Andrea. A detta dei vicini era un uomo malato e solitario.

Getty Immages/Fiona Goodall

Da quanto raccontato dai vicini, Antonio Amicucci, pensionato di 68 anni ed ex consulente bancario, era un uomo schivo e solitario, affetto da patologie cardiache e difficoltà motorie. I Carabinieri di Novara – riferisce Fanpage – lo hanno trovato morto nel suo appartamento in via Andoardi, nel rione Sant’Andrea. Secondo quanto riferito dalle Forze dell’Ordine, intorno alle 11.30 di  mercoledì 24 novembre i vicini hanno sentito delle urla provenire dall’appartamento e hanno chiamato il 112. Il pensionato giaceva morto a terra. Sul suo corpo diverse ferite di arma da taglio. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, per lui non c’è stato nulla da fare.

I Carabinieri hanno subito avviato le indagini. Il 68enne viveva da solo all’interno dell’abitazione insieme al suo cane che, per il momento, è stato affidato  ai volontari Enpa in attesa di essere adottato da una nuova famiglia.  Il quartiere teatro dell’omicidio è noto agli agenti per le condizioni di degrado e isolamento. Il coltello con il quale l’uomo è stato colpito è stato ritrovato accanto al cadavere e la porta dell’appartamento non presentava segni di effrazione. Esclusa fin dal principio, dunque, l’ipotesi di omicidio per tentato furto. La vittima conosceva il suo aguzzino.

La ricerca del colpevole si è conclusa ben presto. Dopo poco ha confessato l’omicidio del 68enne la domestica, la 51enne albanese Mida Ndreu. La donna – riporta La Stampa – sposata e con figli, lavorava da 3 anni presso Amicucci. Agli inquirenti ha spiegato di aver agito per difendersi dall’ennesimo tentativo di molestie sessuali che da anni subiva. “Era ossessionato da me, pretendeva rapporti sessuali e di fronte al rifiuto, spesso, diventava minaccioso”. Da quanto sostenuto dalla domestica, quella mattina la vittima, per ottenere da lei favori sessuali, l’avrebbe minacciata con un coltello e lei, per difendersi, lo avrebbe a sua volta colpito con quel medesimo coltello. Gli inquirenti, per il momento, propendono per la tesi dell’omicidio volontario: Amicucci era esile e aveva difficoltà a muoversi. Inoltre sul cadavere sono state trovate 13 ferite, indice di un certo accanimento. L’autopsia farà chiarezza su come l’anziano sia stato colpito se frontalmente o da dietro. Tttavia, dalle indagini, è emerso anche che Amicucci in passato era già stato denunciato per reati da codice rosso, anche nei confronti della ex moglie da cui era separato da anni.

 

 

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