Roma: incastrato lo stupratore che aveva violentato la cuoca della mensa scolastica

Dopo oltre due mesi è stato finalmente preso l’uomo che, lo scorso maggio, aveva abusato della cuoca all’interno della mensa scolastica.

roma cuoca stuprata
Getty Immages/Marco Di Lauro

E’ stato finalmente arrestato l’uomo che lo scorso 11 maggio ha rapinato e violentato una cuoca, all’interno dell’istituto Santa Chiara di Roma, al Torrino. Si tratta – spiega Il Messaggero – di un 27enne nigeriano. Ad incastrarlo un’impronta digitale. Nelle prime ore di mercoledì 21 luglio,  gli investigatori della IV Sezione della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato di Spinaceto hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti del ventisettenne. La vittima era stata sorpresa alle spalle mentre stava lavorando. La scuola era popolata da docenti e alunni in quel momento. L’aggressore si era introdotto di nascosto nella mensa della scuola, le aveva puntato un coltello alla gola minacciando di ucciderla e, dopo averla rapinata dei pochi contanti che aveva nel portafogli l’aveva costretta a subire un violento rapporto sessuale.

Gli inquirenti – riferisce RomaToday – hanno sottolineato come il 27enne, dopo la violenza sessuale, era riuscito a dileguarsi senza lasciare tracce. Determinante il lavoro della Polizia Scientifica. Le prime indagini hanno indirizzato l’attenzione degli inquirenti verso  un cittadino straniero che vive e lavora in quartieri di Roma tuttavia distanti da quello dell’aggressione. La svolta decisiva si è avuta quando, su una bottiglia di liquore sequestrata dalla Squadra Mobile in un capanno nelle vicinanze dell’Istituto Santa Chiara, è stata isolata un’impronta che, comparata nella banca dati, è risultata appartenere ad un 27enne nigeriano che era stato fotosegnalato al momento del suo ingresso in Italia. I successivi accertamenti sulle tracce biologiche rinvenute sui reperti sequestrati, compiuti dal Servizio di Polizia Scientifica, hanno ricondotto al profilo genetico di un individuo maschile. Dal confronto con i dati del 27enne è risultato, infine, che i due profili genetici combaciavano perfettamente. E per lo stupratore si sono spalancate le porte della galera.

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