Milano, uccide la moglie e tenta anche con il figlio: “Dopo tua madre tocca a te”

Tragedia familiare in provincia di Milano. Un uomo di 41 anni ha ucciso la moglie e tentato di fare fuori anche il figlio.

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Getty Immages/Filippo Monteforte

Ancora violenze in famiglia. Ad Arese – riporta Today – in provincia di Milano, un uomo messicano di 41 anni – Jaime Moises Rodriguez Diaz ha ucciso la moglie, la 48enne Silvia Susana Villegas Guzman, mentre i tre figli erano in casa. Ma non si è fermato lì. Nella sua furia omicida ha tentato di strangolare con una cintura di nylon anche il figlio maggiore, un ragazzo di 18 anni. Prima di chiudersi dentro il bagno, Jaime Moses ha detto al ragazzo:”Ho ucciso tua madre e ora tocca a te”. Il giovane, per fortuna, ha resistito ed sopravvissuto all’aggressione del genitori. Il 41enne, una volta chiusosi dentro il bagno si è  auto inferto alcune ferite con un coltello. Al momento si trova recluso nel carcere di San Vittore dopo essere stato medicato e dimesso dall’ospedale di Garbagnate. Oltre all’accusa di omicidio gli è contestata anche quella di tentato omicidio.

La coppia di coniugi era in crisi da quando, per motivi legati al lavoro di lui – impiegato presso la Nestlè – si erano dovuti trasferire dal Messico alla provincia milanese. Anche tra il padre e il figlio – spiega Fanpage – a quanto pare, c’erano stati spesso screzi a causa dei modi autoritari dell’uomo. Ancora da chiarire se anche in passato l’uomo avesse già commesso violenze sulla moglie e sui figli. Fatto sta che domenica 20 giugno, in mattinata  il 41enne ha ucciso la moglie nella loro casa in via Gran Paradiso ad Arese, dove la coppia si era trasferita da circa un mese dal Messico. Dopo la tragedia è stato poi proprio il 18enne, assieme agli altri suoi due fratelli minori, ad andare dai vicini per dare l’allarme. Quando i Carabinieri sono intervenuti nell’abitazione della famiglia hanno trovato la donna ormai priva di vita in una pozza di sangue mentre il suo assassino –  il marito – chiuso in bagno. Pochi giorni fa un caso molto simile era avvenuto a Mantova dove una ragazza marocchina  da mesi subiva violenze fisiche e psicologiche non solo da parte del marito ma anche da parte dei suoceri.

 

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