Federico Tedeschi, la madre “E’ stato ucciso”

Federico Tedeschi, 19 anni, nel 2017 è stato ritrovato in un pozza di sangue nella sua camera dalla madre e la sorella. Per gli inquirenti il ragazzo è morto per un infarto ma sono ancora tanti i punti oscuri sulla vicenda.

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Getty Images / Franco Origlia

Sono passati tre anni e mezzo dalla tragica morte di Federico Tedeschi, di 19 anni in zona Infernetto, vicino Roma ed il caso sembra tutt’altro che chiuso. La madre infatti continua la sua battaglia per portare alla luce quella che fortemente difende come verità. Federico è stato ucciso e la sua morte è dovuta da una violenta aggressione. La famiglia si è infatti opposta con tutti gli strumenti legali possibili all’archiviazione del caso voluta dalla Procura, che ha decretato che il giovane sia morto per un malore, e svenendo, sia andato a sbattere contro un mobile della sua camera nella villetta del quartiere Infernetto, dove viveva con la famiglia.

Quella mattina la madre e la figlia Ludovica sono uscite di casa per alcune commissioni, al loro rientro a casa, dopo un’ora circa, lo hanno trovato senza vita, il suo viso era imbrattato di sangue, evidenziava diverse ecchimosi ed un dente spezzato. Secondo la ricostruzione, la caduta del ragazzo, causata da un’ischemia cardiaca, lo aveva fatto sbattere contro un mobile facendogli perdere il dente. Ma la madre, Emanuela Novelli, avvocato, ha più volte sottolineato che il segno non si trova sopra, ma sotto il bordo dinamica non chiara dato che il ragazzo avrebbe sbattuto cadendo dall’alto. E soprattutto, che la morte non sia stata data da un infarto ma bensì da asfissia, confermata da tre consulenti esterni che la signora Novelli ha contattato per una contro-inchiesta.

Sono tante le incongruenze che la famiglia di Federico non riescono ancora a spiegarsi, come la mazza da baseball, che si trovava in casa, con alcune scalfitture, il rilevamento di alcuni segni sulla porta della camera da letto ed il cancelletto di casa trovavo chiuso male come la porta di casa aperta, come sono state ritrovate al rientro della madre e della sorella. “Mancano ancora soltanto due elementi – ha dichiarato la madre in merito alla denuncia che è pronta a presentare – la relazione del dentista forense relativa al dente trovato incastrato nel cassetto, e un’altra del nostro consulente informatico relativa ai messaggi e alle chat cancellati.” Un altro elemento da non sottovalutare è infatti quello che Federico aveva un profilo social segreto con relative chat, che sono state eliminate, riguardanti alcune sue relazioni omosessuali e, a quanto pare, sadomaso, emerse soltanto dopo la sua morte. Con chi intrattenesse queste relazioni e se ci possa essere un nesso con la sua morte, purtroppo ad oggi non è dato saperlo.

Secondo la madre i sopralluoghi ed il reperimento di prove non sono state approfondite e le anomalie, discordanti dalle teorie della procura, sono state confermate anche dal generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, chiamato per un consulto da parte della famiglia. «Che Federico sia stato ucciso me lo dice ogni poro della mia pelle» continua a sostenere la madre, portando avanti la sua lotta legale per avere verità e giustizia.

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