Covid, madre vaccinata in gravidanza. E si verifica per la prima volta quello che gli immunologi aspettavano

Primo caso al mondo di neonata nata con le difese immunitarie contro il Covid da madre immunizzata durante la gestazione

Stati Uniti, nata la prima bambina con gli anticorpi anti-Covid da madre immunizzata durante la gravidanza
(Getty Images)

E’ nata la prima bambina con anticorpi neutralizzanti contro il  SARS-CoV-2 da una mamma che era stata immunizzata durante la gravidanza, tre settimane prima del parto, in quanto operatrice sanitaria in prima linea nell’emergenza epidemica: le era stata inoculata una singola dose del vaccino mRNA-1273, sviluppato dalla società di biotecnologie americana Moderna in sinergia con l’Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive (National Institute of Allergy and Infectious Diseases – NIAID), guidato dall’immunologo Anthony Fauci, e dalla Biomedical Advanced Research and Development Authority.

In realtà, sono già stati accertati numerosi casi di neonati con anticorpi messi al mondo da donne che durante la gravidanza avevano contratto l’infezione da Covid-19 così come numerosi studi hanno evidenziato la concentrazione di immunoglobuline IgG, gli anticorpi neutralizzanti, nel latte materno accreditando in tal modo l’ipotesi del trasferimento immunitario durante l’allattamento. Ora il primo caso di una neonata munita delle difese immunitarie contro il Covid per effetto della vaccinazione della madre durante la gestazione. Il lieto evento si è verificato in Florida, Stati Uniti, ed è stato segnalato da Paul Gilbert e Chad Rudnick, due pediatri in servizio presso il College di Medicina “Charles E. Schmidt” dell’Università Florida Atlantic. Nel relativo report, non ancora sottoposto a peer review, la bambina viene descritta come “sana, vigorosa e a termine, cioè nata dopo i canonici nove mesi.

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ISS:  donne incinte non incluse nei trial clinici per i vaccini

Le indagini sierologiche sono state condotte sul cordone ombelicale, reciso subito dopo il parto, proprio per verificare se la vaccinazione anti-COVID avesse trasferito gli anticorpi alla bambina, come poi è stato accertato. Tuttavia, i medici che hanno seguito il caso precisano di non poter stabilire con certezza se gli anticorpi individuati siano in grado di proteggere la neonata dal COVID-19 né di sapere quale sia il momento migliore della gravidanza per somministrare il vaccino. Nel frattempo, i dettagli del case report “Newborn Antibodies to SARS-CoV-2 detected in cord blood after maternal vaccination” sono stati pubblicati sul database online MedrXiv in attesa della pubblicazione su una rivista scientifica.

Come precisato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), le donne gravide non sono state incluse nei trial clinici di valutazione dei vaccini approvati per l’uso di emergenza, pertanto al momento non sono disponibili dati sulla sicurezza e sull’efficacia della loro somministrazione a questo specifico segmento della popolazione che viene, quindi, raccomandata solo per le donne incinte a rischio di severe complicazioni da infezione da COVID-19.

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