Covid, ISS: casi tra under 20 superano quelli tra gli adulti

I casi di contagio tra gli under 20 superano quelli nelle fasce di popolazione adulte. Partita la sperimentazione del vaccino italiano Takis

ISS: casi di contagio da Covid superano quelli nelle fasce adulte della popolazione
Istituto Superiore di Sanità

Dalla fine di gennaio l’incidenza dei casi di Covid-19 nella fascia sotto i 20 anni ha superato, per la prima volta da inizio dell’epidemia, quella delle fasce di popolazione più adulte: è quanto emerge da un focus dell’Istituto Superiore di Sanità. L’incidenza di gennaio/febbraio è stata intorno ai 150 casi per 100 mila abitanti, con il valore più alto registrato proprio fra i 13-19 anni: poco meno di 200 casi ogni 100 mila abitanti. Tra i casi diagnosticati, sono pochi quelli gravissimi mentre quelli lievi sono circa il 60%, il resto è costituito dai paucisintomatici. Intanto, due pazienti colpiti dalla variante sudafricana del Covid-19 sono morti in Alto Adige mentre durante i test a tappeto sono stati identificati altri 4 casi di variante sudafricana, ragion per la quale aumenta il numero dei comuni nella zona di Merano isolati per limitare la diffusione della variante: per accedere o uscire da questi comuni serve un tampone non più vecchio di 72 ore.

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Covid, ISS: casi tra gli under 20 superano quelli tra gli adulti. Via libera alla sperimentazione del vaccino italiano Takis

E’ partita la sperimentazione del vaccino italiano contro il Covid sviluppato dalla Takis di Castel Romano in collaborazione con la monzese Rottapharm Biotech. Già immunizzati, allo Spallanzani di Roma, al Pascale di Napoli e al San Gerardo di Monza, gli 80 volontari arruolati per la fase 1. Si tratta di persone, divise in 4 gruppi, senza patologie che hanno ricevuto dosaggi diversi e per alcuni non è previsto il richiamo. Nella Fase 2 previsto l’arruolamento di 240 volontari. In Italia le persone vaccinate sono 1.400.262, compreso il richiamo con la seconda dose, secondo quanto si legge sul sito del governo.

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La Commissione Ue ha firmato con Moderna un secondo contratto per la fornitura di altri 300 milioni di dosi del vaccino messo a punto dalla casa farmaceutica. Il contratto prevede l’acquisto di 150 milioni di dosi nel 2021 e un’opzione per l’acquisto di altri 150 nel 2022. “Ci avviciniamo così al nostro obiettivo: garantire a tutti gli europei l’accesso a vaccini sicuri ed efficaci nel minor tempo possibile. Con un portafoglio che può arrivare fino a 2.6 miliardi di dosi per i partner dell’Unione europea”, ha commentato la Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

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