Covid, Speranza: “Abbiamo i vaccini ma la battaglia non è finita”

Ennesimo avvertimento del Ministro della Salute Roberto Speranza: “Abbiamo i vaccini e le cure ma la battaglia non è finita”. AstraZeneca ha comunicato il taglio del 10-15% delle dosi di vaccino in consegna la prossima settimana

Speranza: "La battaglia contro il Covid non è finita"
Il Ministro della Salute Roberto Speranza (Getty Images)

Il Ministro della Salute Roberto Speranza, in occasione della Giornata Nazionale del personale sanitario e sociosanitario, che coincide con il primo anniversario dell’individuazione del paziente 1 a Codogno, primo focolaio dell’epidemia di Covid, ha ringraziato tutti gli operatori sanitari auspicando una “grande stagione d’investimenti nella Sanità, analizzando anche ciò che non ha funzionato”. “A un anno di distanza dall’inizio dell’epidemia la situazione è molto cambiata. Abbiamo vaccini e cure ma la battaglia non è finita. E’ stato un anno senza precedenti, che ha sconvolto la vita di tutti”, ha sottolineato Speranza che poi ha ribadito che il “vaccino è un diritto di tutti, quindi sia gratuito”. Pensiero speciale ai medici, agli infermieri e agli  operatori sanitari deceduti a causa dell’epidemia anche dal Papa che ha ricordato “lo svolgimento generoso, e a tratti eroico, della loro professione vissuta come una missione. La dedizione di quanti anche in questi giorni sono impegnati negli ospedali e nelle strutture sanitarie – ha rimarcato il Santo Padre- è un vaccino contro l’individualismo e l’egocentrismo“. “Il nostro Sistema sanitario si dimostra più che mai un patrimonio da preservare e su cui investire. Il Paese è riconoscente verso chi è in prima linea nel fronteggiare l’emergenza pandemica“, il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, ricordando le tante vittime tra medici e infermieri, ha precisato che “soprattutto a loro va dedicata questa giornata. Fin dall’inizio della diffusione del virus il personale sanitario si è dimostrato all’altezza“.

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Covid, Speranza: “Abbiamo vaccini ma la battaglia non è finita”. Anthony Fauci: “Produrre vaccino universale”

In lieve calo nelle ultime 24 ore i nuovi casi di positività al Covid nel nostro Paese: 14.931 a fronte dei 15.479 del giorno precedente. Anche i decessi sono diminuiti, 251 contro i 353 di venerdì. 306.078 i tamponi processati, con indice di positività in calo dal  5.2% al 4.9%. In terapia intensiva 2.063 ricoverati, +4 unità nel saldo tra entrate e uscite mentre nei reparti ordinari si contano 17.725  ricoverati, -106 rispetto al giorno precedente. Nella classifica regionale del contagio si conferma in testa la Lombardia con 3.019 nuovi casi, seguita dall’Emilia-Romagna, con 1.729, e dalla Campania, con 1.677 nuovi positivi. Sul fronte dei vaccini si registra il taglio del 10-15% delle dosi, in consegna la prossima settimana, del vaccino AstraZeneca. “Gravissima la riduzione improvvisa di dosi -ha commentato il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti- Noi ce la stiamo mettendo tutta ma con questa incertezza è tutto più difficile”. “Stiamo pensando di usare i fondi dell’Unione europea destinati alla ricerca farmaceutica del vaccino per incentivarne la produzione“, gli ha fatto eco il Governatore toscano Eugenio Giani.

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Intanto, Anthony Fauci, l’immunologo a capo del National Institute of Allergy and Infectious Diseases degli Stati Uniti, ha ventilato la possibilità di sviluppare un vaccino universale, cioè efficace contro tutte le varianti del Covid: “Credo che abbiamo la capacità scientifica di sviluppare un vaccino universale contro il coronavirus. Serve copertura contro tutte le mutazioni ma anche l’intero spettro dei coronavirus”. Fauci ha, inoltre, spiegato che è probabile che questi coronavirus abbiano già colpito la civiltà umana centinaia di anni fa. “Negli ultimi 18 anni siamo stati colpiti già tre volte da attacchi pandemici o potenziali pandemici, quindi vergogniamoci se non sviluppiamo il vaccino universale contro il coronavirus”, la sferzata di Fauci.

 

 

 

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