Flavio Briatore e la frecciatina velenosa che non lascia scampo: ecco cosa riguarda

Flavio Briatore e la frecciatina velenosa che lascia tutti senza parole: ecco cosa riguarda, tutti i dettagli e le curiosità

Uno dei personaggi della televisione e dello spettacolo italiano che hanno cambiato letteralmente il mondo dell’imprenditoria italiana e mondiale è proprio lui, Flavio Briatore. Nel corso della sua vita, ha dimostrato che umiltà, passione, verità e determinazione portano davvero lontano e oggi risulta per il Forbes uno degli uomini più ricchi al mondo. L’uomo, però, ha lanciato una frecciatina velenosa che non è passata inosservata: ecco di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità della vicenda.

flavio briatore confessione
flavio briatore confessione- credit ansa- formatonews.it

Giovanissimo, Flavio vista la sua passione per il mondo dell’imprenditoria, si avvicina a questo mondo e comincia a lavorare per Achille Caproni, per poi passare all’azienda di Luciano Benetton dove in meno di 1 anno riesce a far aumentare il fatturato.

Vista la fame che lo contraddistingueva dal resto, Flavio Briatore riesce ad aprire il Billionarie, oggi una dei locali più chic e conosciuti al mondo che ha diversi sedi, a cui fanno seguito anche il Crazy Pizza e il Twiga. 

Nonostante tutto, però, Flavio Briatore lancia una frecciatina che non è passata inosservata: ecco di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità della vicenda.

Flavio Briatore e la confessione che lascia tutti senza parole

Intervistato da Il Corriere della sera, Flavio Briatore ha lasciato un po’ tutti senza parole per via della sua confessione di lasciare l’Italia per stabilirsi a Monaco. Alla domanda del giornalista che riguarda il fatto di aver scelto questa nuova città per non pagare le tasse, Flavio risponde in maniera del tutto onesta.

flavio briatore confessione inedita
flavio briatore confessione inedita e le parole che fano riflettere- credit ansa- formatonews.it

Nel dettaglio, infatti, avrebbe detto: “Mah, io sono iscritto all’Aire da 45 anni. Per 15 ho vissuto stabilmente a New York, lavorando per Benetton, poi quando è iniziata la mia avventura in Formula 1 mi sono trasferito in Inghilterra e sono rimasto lì per altri 20. In Italia non ho un conto corrente dagli anni 80”.

Aggiungendo: “Tra i motivi per cui l’ho scelta c’è anche quello fiscale. Ma non vivo qui per non pagare le tasse, io qui ho creato business e per creare business scegli i Paesi che ti danno maggior protezione fiscale. Mi sembra però la stessa storia di Sinner: anziché gioire di questo incredibile tennista italiano, c’è chi parla solo della sua residenza, dove peraltro vive davvero e si allena”.

Riguardo l’Italia, Flavio senza mezzi termini afferma: “L’Italia non mi ha mai aiutato, veda il caso di Force Blue, e non si merita che ci viva. Siamo un Paese di Gattopardi: vogliamo che cambi tutto perché rimanga tutto uguale”.

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