Anche il Sudafrica alle elezioni: quanto è distante l’eredità di Nelson Mandela!

Le elezioni in Sudafrica hanno visto l’apertura dei seggi nella mattina di mercoledì 29 maggio. Per la prima volta, l’ANC perderà la maggioranza.

A 30 anni dalle prime elezioni a suffragio universale – che segnarono la vittoria dell’ANC – in Sudafrica si sono tenute le settime elezioni nazionali. La fine dell’apartheid ha portato all’ascesa del partito guidato da Nelson Mandela. All’epoca, l’attivista venne eletto presidente dello Stato, portando una ventata di speranze per la popolazione dopo decenni di segregazione razziale.

Perché il partito di Nelson Mandela ha perso la maggioranza in Sudafrica
Per la prima volta, il partito di Nelson Mandela rischia di perdere la sua egemonia in Sudafrica – Foto Ansa – formatonews.it

Oggi, la supremazia dell’ANC è in crisi. Già secondo i sondaggi d’opinione, il partito sarebbe stato destinato a perdere la maggioranza assoluta (andando al di sotto del 50%). Uno scenario che, certamente, l’attuale presidente in carica non si augurava. Cyril Ramaphosa, infatti, oltre a confidare in una sua rielezione, si ritroverà costretto a formare un governo di coalizione.

Sarebbe la prima volta nella storia e si rischierebbe, in tale ottica, che possibili disaccordi rallentino la presa di decisioni da parte del Governo. Una conseguenza inauspicata, considerando che al momento il Paese sta già facendo i conti con una disoccupazione sempre più dilagante. Questa ha raggiunto il 32% negli ultimi anni, provocando a sua volta un aumento della criminalità e, in generale, del malessere sociale percepito tra la popolazione.

Sudafrica, per la prima volta l’ANC perde la maggioranza: quale sarà il futuro politico del Paese

Secondo le stime, più di metà dei giovani sudafricani sarebbero privi di un’occupazione. A tutto ciò, si aggiunge la crisi che ha coinvolto il settore dell’energia elettrica determinando interruzioni di corrente ormai all’ordine del giorno. Nonostante le battaglie per la libertà, che hanno caratterizzato la storia della nazione durante il regime dell’apartheid, i cittadini hanno continuato a vivere in condizioni difficili. In un panorama segnato da ampie disuguaglianze sociali, corruzione e un debito pubblico gonfiato dalle politiche del Fondo Monetario Internazionale.

Chi sono i principali avversari dell'ANC
Il principale partito avversario dell’ANC è l’Alleanza Democratica guidata da John Steenhuisen – Foto Ansa – formatonews.it

I tentativi di Ramaphosa di riportare l’ANC in auge, come un tempo, non hanno sortito gli effetti desiderati. Mentre il partito perde punti, John Steenhuisen e l’Alleanza Democratica (il principale partito di opposizione) hanno guadagnato consensi diventando i maggiori avversari dell’ANC. Ad essere andato incontro ad una notevole ascesa è stato anche il partito uMkhonto weSizwe (in lingua Zulu “Lancia della nazione”), guidato da Jacob Zuma.

Quest’ultimo, in passato, ha ricoperto la carica di presidente del Sudafrica (dal 2009 al 2018). Dopo aver abbandonato l’ANC ha deciso di fare ritorno in politica. Un ritorno che ha già iniziato a far discutere, vista la sua condanna nel 2021 ad opera della Corte Suprema del Sudafrica per oltraggio. A quei tempi, il politico si era rifiutato di fornire la sua testimonianza in un’indagine sulla corruzione relativa ai suoi anni di presidenza.

In seguito al suo arresto, la nazione è stata interessata da una serie di proteste e saccheggi, dall’esito tragico. Tra i candidati alle elezioni, sono da menzionare anche gli Economic Freedom Fighter, che vedono alla loro guida Julius Malema. E che sarebbero riusciti a guadagnare numerosi consensi, andando di fatto a posizionarsi sotto all’ANC e all’Alleanza Democratica come partito dato per favorito.

Gestione cookie