Schengen sospeso in Europa: l’Italia e altri 10 Paesi ripristinano i controlli di frontiera

La decisione della premier Giorgia Meloni di riportare in auge i controlli di frontiera ha reso l’Italia l’11esimo Paese europeo ad aver sospeso Schengen.

Gli accordi di Schengen, approvati per la prima volta negli anni ’80 (firmati, inizialmente, da Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia e Germania), sono alla base della libertà di circolazione dei cittadini nell’Unione Europea. Le tensioni sempre più accese in Medio Oriente, insieme all’allarme terrorismo divampato in Occidente, tuttavia, hanno portato ormai 11 Paesi a ripristinare i controlli di frontiera.

La sospensione di Schengen in Europa
11 Paesi Europei sospendendo Schengen – Foto Ansa – FormatoNews.it

Sono passate due settimane da quando Hamas ha sferrato il suo attacco ad Israele, con il lancio di migliaia di razzi provenienti da Gaza. La risposta di Gerusalemme non ha tardato ad arrivare, con un’escalation di violenza che non ha risparmiato nessuno. In Europa, nel frattempo, diversi Paesi hanno vietato manifestazioni a favore della popolazione palestinese. Mentre il dibattito intorno al conflitto diventa ogni giorno più caldo.

Ad una situazione già tesa, si è aggiunto l’attentato a Bruxelles per mano di un 45enne di origine tunisina. L’uomo – che ha ripreso tutto in un video per poi rivendicare l’attacco – ha perso la vita dopo aver ucciso due cittadini svedesi. Il primo ministro Ulf Kristersson, in seguito alla tragedia, ha sottolineato come l’area Schengen sia destinata ad essere messa a dura prova dalla mancata protezione dei confini dell’Unione Europea.

La sospensione di Schengen tra conflitti crescenti in Medio Oriente e l’allarme terrorismo in Europa

“Se non siamo in grado di proteggere le nostre frontiere comuni, non saremo in grado di sostenere la libera circolazione all’interno dell’Europa” sono state le parole del politico. L’attentato avvenuto a Bruxelles – unito al timore di altre possibili rivendicazioni e alla volontà di ridurre gli spostamenti dei migranti “irregolari” sul territorio europeo – hanno avuto come conseguenza una chiusura da parte di diversi Paesi.

La decisione di Giorgia Meloni
La premier Giorgia Meloni ha annunciato la re-introduzione dei controlli di frontiera – Foto Ansa – FormatoNews.it

Gli accordi di Schengen sono tornati al centro del dibattito. L’Europa, davanti alle crescenti tensioni in Medio Oriente, ha preso nuovamente la via della “fortezza”. In Italia, la premier Giorgia Meloni ha annunciato la re-introduzione dei controlli alla frontiera con la Slovenia. La presidente del Consiglio si è assunta “la piena responsabilità” in merito alla decisione, come affermato dalla stessa.

La sospensione di Schengen, ha dichiarato la premier, è diventata una necessità “per l’aggravarsi della situazione in Medio Oriente, l’aumento dei flussi migratori lungo la rotta balcanica” e, in particolare, le “questioni di sicurezza nazionale” che tanto attanagliano gli Stati europei in questi giorni. L’Italia è andata ad aggiungersi ad Austria, Danimarca, Germania, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Norvegia e Polonia.

Come affermato in precedenza, gli accordi di Schengen affondano le loro radici negli anni ’80. L’intento, all’epoca, era di agevolare la libera circolazione di persone ma anche merci e servizi nei Paesi firmatari andando ad eliminare i controlli di frontiera. Sono 27 gli Stati ad aver sottoscritto il trattato. 23 sono membri dell’Unione Europea, mentre 4 fanno parte dell’Associazione europea di libero scambio (Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein).

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