Lo visitano dopo 15 ore e lo rimandano a casa: Daniele viene trovato morto il giorno dopo

Morto inspiegabilmente dopo aver trascorso 15 ore al Pronto soccorso. La Procura ha aperto un’inchiesta sul decesso di un uomo di 58 anni dimesso nonostante accusasse dolori lancinanti.

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Getty Immages/Filippo Monteforte

La Procura di Crotone ha aperto un’inchiesta sul decesso di un 58 enne, Daniele Petrone. L’uomo – riferisce Leggo – è deceduto dopo aver trascorso 15 ore al pronto soccorso dell’ospedale da cui era stato dimesso e rimandato a casa. Ma Daniele è spirato il giorno seguente. Daniele Petrone, non era sposato e non aveva figli. Viveva insieme al fratello. Nella serata di mercoledì 23 giugno aveva accusato dolori lancinanti allo stomaco e alla schiena ed era stato portato al Pronto soccorso dell’ospedale, dov’è rimasto per 15 ore: dall’1.34 alle 16.29 di giovedì 24 giugno. Dopo alcuni accertamenti, nonostante i dolori fortissimi continuassero a non dargli tregua, era stato dimesso, dopo con una terapia domiciliare. La mattina di venerdì, la sorella era andata a casa di Nicola Petrone – il fratello con cui Daniele viveva – per praticargli un’iniezione. che è scattato l’allarme: Daniele giaceva esanime nel letto. Inutili i tentativi di rianimarlo: era già morto, come poi avrebbe constatato il suo medico di base. Una storia molto simile a quello del 15enne di Monza, trovato morto nel suo letto dai genitori.

In seguito al decesso – improvviso e inspiegabile – il fratello e la sorella del 58enne, hanno presentato una denuncia in Questura. Il pm Pasquale Festa – spiega Fanpage – ha iscritto nel registro degli indagati quattro medici dell’ospedale civile San Giovanni di Dio che hanno avuto in cura Petrone. I quattro sono indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo in concorso. Si tratta di un atto dovuto anche per consentire ai quattro medici di nominare eventuali consulenti di parte per gli accertamenti tecnici. E’ già stato disposto anche l’esame autoptico sulla salma, che sarà determinante per capire le cause del decesso e se sussistano eventuali responsabilità da parte dei sanitari che lo hanno dimesso. La famiglia esige risposte per fare luce su una morte improvvisa e che, forse si sarebbe potuta evitare. Solo i risultati dell’autopsia potranno dire perché un uomo di soli 58 anni è morto e se si sarebbe potuto salvare.

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