Benno Neumair, la sorella: “Non credo al pentimento”

Madé Neumair rompe il silenzio attraverso una lettera inviata dal suo avvocato Carl Bertacchi dopo la confessione di suo fratello Benno

Benno Neumair sorella non credo pentimento
(foto dal web)

Madé Neumair non crede al pentimento del fratello Benno Neumair, che ha confessato recentemente di aver ucciso i genitori, Peter Neumair e Laura Perselli. Madé spiega ciò all’interno di una lettera inviata da Carl Bertacchi, suo avvocato.

Queste le parole della donna. “Non credo a un sentimento di pentimento da parte di Benno“. In questo modo la figlia della coppia scomparsa il 4 gennaio scorso rompe il silenzio. Fino a questo momento solo il corpo della madre è stato ritrovato, nel fiume Adige l’11 febbraio scorso, mentre di quello del padre non vi è ancora traccia.

Madé quindi prosegue. “Ci vuole ben poco a capire che la sua confessione – sottolinea la donna – resa immediatamente dopo il ritrovamento del corpo senza vita di una delle sue due vittime, che presentava ovvi segni di violenza, fosse a quel punto – continua la sorella di Benno – un passo dovuto al quadro indiziario a suo carico e non l’effetto di una dissoluzione, o schianto, di tutte le difese di negazione e di rimozione, attuate nella settimane successive al fatti“.

E ancora la donna sulla confessione del fratello. “Non è un traguardo. In questo momento per me rappresenta semplicemente un’ulteriore svolta che – evidenzia – forse faciliterà il nostro percorso in quello che fino a ieri vedevo dinanzi a me come un processo puramente indiziario“.

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Madé Neumair: “Evidente dal 6 gennaio che Benno abbia ucciso mia mamma e mio papà”

Benno Neumair sorella non credo pentimento
(foto dal web)

Stando alla figlia della coppia uccisa, “l’indicibile fatto che Benno abbia ucciso a sangue freddo la mia mamma e il mio papà la sera del 4 gennaio, per me – prosegue – è stato violentemente e dolorosamente evidente fin dal primo pomeriggio del 6 gennaio, come sanno gli inquirenti e le persone a me più care“.

Madé quindi spiega. “Pensando alle prime settimane seguenti all’accaduto, stento a credere come – dichiara la sorella di Benno – io sia riuscita a mantenere la calma e la concentrazione nel trambusto e nel dolore più annientante, vivendo nella paura che la verità non venisse mal alla luce“.

Quanto ai genitori, la figlia dichiara di sentirli “vicinissimi ogni giorno” e che loro “mi hanno dato la forza di alzarmi ogni volta la mattina, mi stanno continuando a dare tutto quello che mi hanno sempre dato nel modo più puro“.

Dunque la donna sul fratello nei primi giorni della vicenda. “Ho vissuto quei primi giorni con le immagini in televisione di un Benno a braccia larghe che si appoggiava alla balaustra della terrazza del miei genitori scrutando arrogantemente in basso verso i giornalisti e i carabinieri, poco dopo – ricorda Madé – lamentandosi con me al telefono su quanto fosse nauseato irritato da tutte le ‘strane domande’, sentendo nelle varie interviste la sua voce gelida fabbricare spontanee teorie depistanti e palesi menzogne“.

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