Jo Squillo si commuove a Verissimo: “Un dolore enorme, fatico a parlarne”

Jo Squillo, ospite di Verissimo durante la puntata di sabato 13 febbraio, ha raccontato un suo dolore enorme: l’intervista alla cantautrice

Jo Squillo si commuove a Verissimo: "Un dolore enorme, fatico a parlarne"
Jo Squillo si commuove a Verissimo: “Un dolore enorme, fatico a parlarne” (web)

Nel corso della puntata di Verissimo, andata in onda sabato 13 febbraio su Canale 5, è stata intervistata Jo Squillo. La cantautrice ha parlato della sua carriera in televisione, ma non solo. La donna è scoppiata in lacrime di fronte alla conduttrice Silvia Toffanin.

Infatti l’ospite negli studi del programma Mediaset ha raccontato il dramma che ha vissuto, vale a dire la scomparsa dei suoi genitori. “Faccio fatica a parlarne, è un dolore enorme“, ha spiegato. La conduttrice ha ripercorso la carriera dell’artista mostrando un video sulla sua vita.

Jo Squillo ha dichiarato. “Sento molto il dolore, non mi è stato regalato niente, ma capisco che la vita è proprio così – ha ammesso –. La vita me la sono conquistata giorno per giorno, pensando alla discriminazione che viene fatta spesso sulle donne. È stato tutto faticoso, ma devo dire che sono molto orgogliosa di aver fatto un percorso di sorellanza“.

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Jo Squillo spiega il suo dramma nel corso di Verissimo

Jo Squillo si commuove a Verissimo: "Un dolore enorme, fatico a parlarne"
Jo Squillo si commuove a Verissimo: “Un dolore enorme, fatico a parlarne” (web)

La padrona di casa della trasmissione le ha chiesto se la determinazione gliel’avesse data la madre. L’ospite ha affermato. “Non oso pensare a quelle persone che hanno perso i loro genitori senza il saluto. Io li ho salutati a distanza di un mese dopo sessant’anni di matrimonio“.

Jo Squillo ha spiegato che la propria mamma aveva da tempo una patologia degenerativa. “La mamma ad un certo punto guidavo e mi diceva ferma, da quel portone sta uscendo il Titanic, guardava dalla finestra e vedeva i gattini. Non sono ancora pronta a sorridere di questo“.

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