Tre elementi che creano insieme qualcosa di surreale: Sinner, Leclerc e l’esercito cinese.
Due campioni sportivi, rispettivamente tennis e F1. Osannati dai loro fan, due talenti eccezionali e vittorie trionfanti. Peculiarità che accomunano Jannik Sinner e Charles Leclerc. Tabloid e sponsor rapiti dalla loro aura di celebrità, la fama li precede.

A questo duo, si aggiunge un altro componente, un vasto Paese che domina l’Oriente: la Cina. Il pilota automobilistico monegasco non ha bei ricordi perché squalificato, insieme a Lewis Hamilton, dal Grand Prix di Shanghai a marzo 2025 – gli appassionati dei motori ne avranno vivida memoria.
Attualmente, il prodigioso tennista è volato a Pechino per giocare il match. Dunque, come si evince, entrambi vantano dei legami, seppur professionali. Ma, sorge una curiosità davvero insolita poiché entra in scena l’esercito cinese. Esiste una correlazione sorprendente, forse preoccupante?
Sinner, Lecler e la Cina: incredibile, ma vero
Una teoria che genera molti interrogativi. Tuttavia sta interessando tanti spettatori, oltre a coinvolgere diversi protagonisti. Jannik e Charles in primo piano, ma c’è un motivo. L’indiscrezione lanciata dagli USA, che passa per l’Italia, giungendo fino in Cina – almeno così parrebbe, salvo smentite.

Ebbene, secondo il podcaster statunitense Pablo Torre, lo Stato cinese starebbe sfruttando i dati raccolti sull’attività cerebrale di atleti del calibro di Sinner e Leclerc per scopi militari – quindi addestrare i soldati del futuro allenando concentrazione e resistenza mentale. Ma, si cominci dal principio.
Ipotesi nata in collaborazione con Hunterbrook Media, il giornalista ha dichiarato che il governo cinese (pare) sia riuscito a captare queste informazioni mediante i dispositivi FocusCalm. Trattasi di cuffie speciali che rilevano l’attività cerebrale dei campioni sportivi, sia nella condizione di tensione che di rilassamento.
Coinvolta una startup americana, nelle mani della società BrainCO, a sua volta finanziata dal partito comunista cinese, così sostiene Pablo Torre, che produrrebbe i suddetti dispositivi. Tuttavia è stata contattata la BrainCO, rilasciando la seguente dichiarazione: “I dati rimangono nell’apparecchio e poi vengono cancellati“.
Tale affermazione per asserire che i dati non si trasferiscono a terzi, semplicemente si eliminano dopo il loro utilizzo. In questa storia affascinante è intervenuto anche Riccardo Ceccarelli, medico sportivo e fondatore di Formula Medicine. Ammette di aver fatto uso di FocusCalm, sebbene escluda l’intromissione della Cina.
Inoltre illustra: “Si tratta di un rilevatore che registra l’attività elettrica del cervello. È un dato che può essere monitorato, come il battito cardiaco o la pressione” aggiungendo: “Mi impegno per la tutela della privacy. Abbiamo un team di legali e tecnici che si occupano di questo“. Fin dove la tecnologia avanzata può arrivare.