Le canocchie sono pericolose: annientano le loro vittime in modo particolarmente brutale.
Crostacei dalla carne pregiata, serviti a tavola fanno un gran figurone. Le canocchie quali protagoniste dei piatti più diversi, dai primi di pasta alle zuppe. Il sapore del mare, dal gusto raffinato, per sbalordire gli ospiti a tavola. Estasi pura, soprattutto gli amanti del pesce.

Si compia un passo indietro quando ancora sguazzano liberamente nelle acque. Una scoperta terribile poiché possiedono una capacità di distruzione impressionante. Giungono persino a demolire le loro vittime raggiungendo la temperatura incandescente del sole.
Manifestano altrettante abilità tali da terrorizzare gli abitanti del mare benché niente sia paragonabile a quanto affermato poc’anzi. Ora si avrà modo di conoscere la verità ma non le si guarderà più come prima, una volta acquistate. Affascinante la natura benché ci sia il rovescio della medaglia, inquietante.
Il colpo delle canocchie è micidiale: nessuno sopravvive
Il regno animale, nella sua totalità, è una miniera di sorprese: ogni volta si rimane stupiti dalla bellezza, dalle prodezze o incredibile maestria. Nel bene e nel male, come in questo caso. Le canocchie possono schiacciare qualsiasi specie, la loro ‘potenza’ suscita molta paura.

Tali crostacei sono stomatopodi che devono il nome alla somiglianza con la comune mantide. Le caratteristiche? Spaventose. Gli artigli a martello permettono di sferrare un pugno alle vittime, disintegrandole alla stessa velocità (80 km/h) di un proiettile calibro 22.
Non solo, al momento del colpo si crea l’effetto di cavitazione ovvero un fenomeno di formazione, accrescimento e implosione di bolle di vapore – l’acqua circostante va in ebollizione a temperature comprese tra i 4000 e 5000 °C, paragonate a quelle della superficie solare.
Inoltre, una forza che permette di rompere con crudeltà i gusci di ostriche, granchi e altre specie di crostacei. Come anzidetto, il pugno delle canocchie è letale. Caratterizzate da due appendici, si mostrano talmente potenti che potrebbero distruggere il vetro resistente di un grande acquario.
Un colpo fatale ma come sopravvivono al loro contraccolpo? Sicuramente non c’è scampo per le prede ma le stesse canocchie sono dotate di uno scudo ‘fononico’ come illustrato da uno studio di Science. Un sistema di auto protezione proprio da se stesse, apparentemente. Un nome così buffo e subdolo al contempo.
I fondali ne temono la presenza tuttavia fa parte dell’ecosistema marino, un ciclo da rispettare. Ammalianti e spietate, cadere nella loro trappola significa soccombere. La curiosità porta a scoprire meraviglie della natura, peculiarità singolari che mai avremmo creduto potessero esistere davvero.