Cava de’ Tirreni, l’agente Michele Avella vittima di un tragico incidente

Il 35enne agente scelto Michele Avella è stato vittima di un tragico incidente a Cava de’ Tirreni, nella provincia di Salerno.

Michele Avella/Facebook
Michele Avella/Facebook

Michele Avella aveva scelto di servire il suo Paese, dedicando la propria vita alla protezione dei cittadini italiani. Dedizione, sacrificio, abnegazione. Questi i valori portati avanti dall’uomo di 35 anni, fiero di aver scelto questa dura vita al servizio dello Stato. Purtroppo, venerdì mattina, un incidente ha coinvolto Michele, che si trovava in sella alla sua moto di servizio. Niente da fare per l’uomo.

La dinamica dell’incidente sembra essere la seguente. Avella si trovava sulla sua moto, quando per cause non ancora note si è scontrato in modo frontale con una vettura in via Arti e Mestieri. L’impatto con il veicolo è stato violentissimo, e l’agente si è trovato sull’asfalto in una frazione di secondo. I tentativi di salvare Michele sono stati vani, e quando sono arrivati i soccorsi l’agente era già morto. A quanto pare, Avella avrebbe provato a cambiare la corsia al fine di evitare un camion fermo sulla carreggiata, andando dunque a sbattere con un’altra vettura in sosta. I rilievi dei carabinieri nonché eventuali immagini delle telecamere di videosorveglianza saranno fondamentali per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente.

Il 35enne avrebbe compiuto gli anni due giorni fa, e la moglie, Valentina Rispoli, ha postato un messaggio struggente sul suo profilo Facebook. “L amore della mia vita… il mio super poliziotto! Bello come il sole. Miky sono morta con te. TI AMO. TUA MOGLIE”. Sono numerosissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia, postati da amici e commilitoni sui profili social.

Un altro messaggio particolarmente toccante proviene da un commilitone dell’uomo, Tony Raccuglia. “Stamattina nell’apprendere la tua scomparsa, mi si è gelato il sangue. Non potevo, e ad ora non riesco a crederci. Sei stato un amico leale e sincero, amavi la vita, sorridevi sempre anche davanti le avversità.. sei stato tra i primi con cui ho legato in quella grande famiglia del 7° reparto mobile, sei stato compagno di stanza alla mia prima aggregazione a Bardonecchia, e quando uscivano le liste, ci mandavamo mess per metterci nelle stessa camera”. Il messaggio continua: Custodirò nel cuore ciò che ho vissuto insieme a te, le lunghe camminate a Bardonecchia, le chiacchiere ad Agrigento, la musica sax che mi hai fatto conoscere, le risate ad imitare i colleghi, tu che mi prendevi in giro quando al ritorno dai lunghi viaggi tu dormivi ed io guidavo, e tutto ciò che è stato”.

“Nonostante non eri Palermitano, amavi Palermo, ti incazzavi più di me quando il Palermo perdeva… tanto mi volevi bene, che come si vede nella foto a destra, al porto di Palermo per tornare a Bologna, mi hai fatto questa sorpresa, facendomi portare da Rispoli che conoscevi bene, il gagliardetto firmato.. quella fu la conferma del tuo essere buono, gentile, e che per gli amici avresti fatto tutto. La dedica al compagno d’armi tristemente deceduto termina così: “Oggi per me non va via un collega..va via un fratello.. ti voglio bene michè.. dai la forza alla tua famiglia … arrivederci..”.

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