Perde i documenti e non gli danno la pensione: ex ferroviere finisce a vivere per strada

La triste storia di un anziano finito a vivere per la strada, come un senza tetto, a causa di un furto di documenti.

genova perde documenti
Getty Immages/Dean Purcell

Le sorti possono cambiare in un attimo e, così, da una vita benestante ci si può trovare, improvvisamente, a vivere per la strada, da senza tetto. E’ quanto accaduto a Genova, dove un uomo di 61 anni, ex ferroviere – riporta Today – da qualche settimana vive per la strada perché ha perso i documenti. Precisamente il poverino staziona in via Torti, nel quartiere San Fruttuoso e, al momento, a prendersi cura di lui ci pensano i residenti e i negozianti della zona oltre ai  poliziotti

Nei giorni scorsi una pattuglia del commissariato di San Fruttuoso era stata fermata da alcuni residenti preoccupati per l’uomo che ormai da tempo sostava sul marciapiede in stato di trascuratezza. Gli agenti lo avevano trovato infatti sotto il sole cocente con indosso un giubbotto invernale molto pesante. L’uomo ha raccontato di essere in strada da un paio di settimane poiché non poteva più ritirare la sua pensione da ferroviere in quanto aveva perso i documenti. E non poteva rifarli perché, da tempo, non aveva una residenza anagrafica ma viveva in un albergo.

Il 61enne aveva rifiutato di essere condotto in ospedale per un controllo. I poliziotti – spiega Il Secolo XIX – erano anche riusciti rintracciare un fratello, residente in Lombardia, il quale aveva assicurato che si sarebbe occupato di lui, insieme ad un’altra sorella. Ma, evidentemente, le cose sono andate diversamente perché, solo qualche giorno fa la pattuglia ha visto nuovamente il 61enne sdraiato su una panchina con lo stesso pesante giubbotto e in pessime condizioni igieniche. L’uomo era in stato confusionale, credeva di essere rimasto solo al mondo e non percependo più la sua pensione si era convinto che il suo destino fosse ormai quello del clochard.

I poliziotti lo hanno fatto portare in ospedale, hanno riprovato a contattare i parenti senza successo. In attesa che la Procura nomini un amministratore di sostegno, gli agenti gli hanno procurato un materassino per la notte, dei vestiti adatti alla stagione estiva, acqua e mascherine , mentre gli abitanti e i negozianti del quartiere già da giorni gli portano il cibo.

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