Enna, 12 enne pugnalata nel bagno della scuola con un coltello da cucina

Una bambina di 12 anni ha rischiato la vita a scuola. E’ stata aggredita e ferita gravemente con un coltello da cucina.

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Getty Immages/Marco Di Lauro

Ancora violenze a scuola. Nei giorni scorsi la cuoca della mensa di un istituto privato nella periferia Sud di Roma è stata aggredita e violentata nella cucina della scuola mentre i bambini stavano seguendo le lezioni nelle aule. Qualche tempo fa, invece, è stata smascherata un’ insegnante che minacciava e strattonava i suoi alunni di 2 anni. O un’altra insegnante che ha addirittura percosso una bimba con un bastone di legno sotto gli occhi della madre della piccola. Oggi, invece, la vittima è una bambina di 12 anni che ha rischiato la vita dentro il luogo che dovrebbe essere il più sicuro per eccellenza. La ragazzina – riferisce Il Messaggero – si era recata in bagno e, appena uscita, è stata colta di sorpresa e aggredita da una sua compagna di 14 anni, armata con un coltello da cucina. L’adolescente ha riportato ferite alle braccia, al volto e persino ad un orecchio. Dopo la colluttazione, fortunatamente, la 14 enne è riuscita a divincolarsi e a raggiungere il corridoio della scuola dando l’allarme. E’ stata portata  al pronto soccorso dell’Umberto I di Enna dove è stata medicata. Le sue condizioni non sembrano essere gravi.

Il dirigente scolastico, ha informato la Procura della Repubblica e il Tribunale dei minori mentre la quattordicenne responsabile dell’aggressione è stata temporaneamente allontanata dalla scuola. Si tratta di una ragazzina  con problemi relazionali e psichici, già seguita da un insegnante di sostegno. Certamente il lungo periodo di didattica a distanza dovuto all’emergenza Covid, la reclusione entro le mura domestiche e la privazione dell’insegnante di sostegno, potrebbero aver contribuito ad aggravare i disturbi della ragazza. La mamma della dodicenne ferita – riporta l’Ansa – in preda all’ansia, ha dichiarato: “Poteva capitare a qualsiasi ragazzino. Ma la cosa grave è che la ragazzina aveva portato con sé un coltello da cucina proprio con l’intento di fare male a qualcuno. Se mia figlia non fosse riuscita a divincolarsi, non oso pensare quali sarebbero potute essere la conseguenze”.

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