Aumentano i morti nelle carceri, il record di suicidi sale sempre di più: sono 85 adesso

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I morti nelle prigioni stanno aumentando sempre di più, ed un report sull’argomento non sembra presagire niente di buono. Cosa sappiamo?

La prigione dovrebbe essere un momento riabilitativo per coloro che hanno commesso dei crimini, gli stessi che pagheranno per i reati commessi ed avranno la possibilità di riflettere a lungo su quello che hanno fatto. Tuttavia, l’aumento dei suicidi nelle carceri italiane, potrebbe essere un allarme che indica che non stanno funzionando come dovrebbero.

I morti delle carceri aumentano di anno in anno
L’Antigone ha riferito i dati del suo ultimo report: i numeri sono alti – Formatonews.it

L’Antigone, una ONG importante per quanto riguarda la tutela dell’ambiente carcerario, ha mostrato l’ultimo bilancio inerente al 2022. Sulla base dei dati esposti sappiamo che i suicidi nelle carceri sono arrivati a 85 in totale, cioè una morte ogni quattro giorni, e che i decessi negli istituti penitenziari sono 23 volte superiori rispetto a quanto avviene al di fuori. Inoltre, si registra un aumento delle condizioni di detenzione inumane e degradanti per i carcerati.

Carceri, il numero dei decessi non sembra fermarsi dal salire: la causa è da ricercarsi solo nel sovraffollamento?

Fino allo scorso aprile l’Antigone ha contato almeno 5.425 persone in più nelle carceri italiane, sostenendo che superassero la capienza regolamentare con 56.674 persone detenute. L’Italia rientra tra le nazioni Europee con il più alto numero di carceri sovraffollate, e sembra che questa cifra sia in continua crescita. La custodia cautelare è pari al 26.6%, mentre il numero di persone presenti in carcere per pene brevi sta addirittura aumentando.

I morti delle carceri aumentano di anno in anno
Questi dati preoccupano tutti, e non accennano a diminuire per il momento – Formatonews.it

Un altro problema che si sta cercando di affrontare di recente è la presenza superflua di persone nelle carcerati per i reati di droga, che secondo l’Antigone impatta sul sovraffollamento come nessun altro tipo di reato. Si stima che ci siano almeno 20.753 persone private della libertà che devono scontare almeno tre anni, e che per loro non sono state previste misure alternative alle detenzione per ora.

Un altro fenomeno che sta iniziando a preoccupare, e che si pensa sia una delle cause dei suicidi nelle prigioni, riguarda la vita carceraria. L’isolamento disciplinare rientra tra i motivi del perché un detenuto potrebbe arrivare a commettere una azione così avventata: sono almeno 740 le persone sottoposte ad un regime di questo tipo. L’Antigone, a fine rapporto, mette in evidenza che nel 1993 le morti erano di meno, cioè 473, rispetto al 2023, dove la situazione non dovrebbe essere così drastica.